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7 feb 2012

Acrobazie ghiacciate di un impavido verzellino

Continuiamo con la rassegna di fotine scattate l'altro giorno (in attesa che il tempo conceda una tregua ad umani e bestiole).
In questo caso si tratta di un verzellino che rovista tra i cespugli cercando, e trovando, semenze di vario genere. Trovo affascianate il disegno e i colori delle penne e delle piume che, in questi animaletti così piccoli, si stagliano sul bianco della neve come veri e proprio fiori primaverili.


Prudenza fotografica ha imposto di scattare con il solito 300mm duplicato dall'interno dell'auto, accostandomi in attesa ai bordi della strada (fondovalle Sinarca). Alle difficoltà per la messa a fuoco se ne sono aggiunte quelle relative all'esposizione, che risulta davvero impegnativa con soggetti così piccoli che si stagliano su sfondi bianchi. Personalmente in questi casi preferisco usare ISO molto basse, esporre in spot o sempi spot, e in ogni caso sottoesporre di circa 1 EV, per poi recuperare dettaglio sui toni medio-bassi in fase di postelaborazione.












2 commenti:

  1. Ottime le prime tre per il mio gusto!
    Delle ardite (..per il rigido establishment della fotografia naturalistica) sperimentazioni successive mi colpisce l'ultima!
    Ottima la nitidezza tenendo conto delle dimensioni del soggetto !

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  2. ma mon amì... perchè "ardite sperimentazioni"? Queste sono proprio senza trucco e senza inganno. Al padulino piaceva prprio stare a capa sotto. :-)

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