La Macchina Della Crema... proprio così è stato definito il famoso Nikkor 85mm 1.4 D. Uscito di produzione è stato sostituito dal pari focale type "G", che ne ha conservate integre le caratteristiche, migliorandone inoltre alcuni aspetti che lo rendono, sui più performanti sensori della casa gialla, uno dei migliori obiettivi mai prodotti al mondo.
Istintivamente si potrebbe pensare che un'ottica di grande apertura - tipicamente 1.4, o 1.2 - abbia come sua destinazione d'uso principale la fotografia in situazione con poca luce. In realtà, se questa considerazione poteva avere un riscontro oggettivo al tempo dell'analogico, oggi, con sensori che reggono senza grandi problemi anche i 1.600 ISO le grandi aperture rafforzano la loro reale "vocazione" , ovvero quella di enfatizzare lo stacco tra zone a fuoco e zone fuori fuoco. In altri temini, acquistare un'ottica con aperura inferiore a 1.8 ha come scopo fondamentale quello di sfruttare la resa dello sfocato. Questo vale certamente per le tre focali su cui un'apertura di diaframma molto ampia può produrre immagini davvero particolari: 35mm, 50mm e 85mm.
Un termine più "sofisticato" per definire lo sfocato è quello di "bokeh". Qui trovate un'ottima disserrtazione in merito:
http://www.nadir.it/tecnica/BOKEH/bokeh.htm
Ma c'è sfocato e sfocato. Il nostro 85mm crea uno sfocato con i controcavoli. Ovvero caratterizzato da una gradazione delle sfumature che rende impercepibile il punto di passaggio dalla zona a fuoco a quella fuori fuoco. Lo sfocato non impasta il dettaglio ma riesce a conservarne ancora un minimo di "graduale leggibilità" tale da restituire una impareggiabile naturalezza dell'immagine.
Il Nikkor 85mm 1.4 G ha inoltre la particolarità, unica nel panorama anche dei più blasonati pari focale, di conservare una risoluzione omogenea sia al centro come ai bordi del fotogramma
Questa caratteristica consente un utilizzo del Nikkor 85 1.4 che va al di là del ritratto, configurandosi anche come eccellente obiettivo per panorami e per reportage.
Un'altro miglioramento rispetto al suo predecessore "type D" riguarda il controllo della aberrazioni cromatiche, che si dimostra decisamente migliore. Il controllo della aberrazioni cromatiche nella ripresa digitale resta infatti la più grande limitazione di ottiche, anche blasonatissime, però progettate esplicitamente per la pellicola.
Un ulteriore miglioramente è relativo al conrollo dei "flares" ovvero dei riflessi generati quando i raggi solari colpiscono direttamente la superficie della lente frontale dell'ottica.
http://en.wikipedia.org/wiki/Lens_flare Miglioramento ottenuto grazie al particolare trattamento antiriflessi "Nanocrystal".
Se poi si aggiunge una velocissima (e silenziosissima) messa a fuoco e una costruzione a prova di bomba, non si può fare a meno di farci un pensierino.... unico piccolo neo il prezzo che si aggira intorno ai 1.600 eurini !!!!
AVVERTENZA!
Nell'uso pratico si rivela molto difficoltoso. Fotografando a tutta apertura occorre davvero un'estrema attenzione alla focheggiatura, perchè un errore anche di pochi millimetri porta ad una ripresa sbagliata. Questo risulta particolarmente vero. ovviamente, per soggetti in movimento. Ma anche soggetti relativamente statici non sono da prendere sotto gamba.
A proposito della MAF mi permetto di consiglliare agli amici nikonisti di verificare la presenza di eventuali back/front focus sul corpo macchina utilizzato e di apportare le necessarie correzioni "on camera" in modo da avere una MAF esente da difetti.
Certamente basta chiudere un po' il diaframma per ovviare all'inconveniente, ma... se si compra quest'ottica che senso avrebbe fotografare ad aperture più chiuse ? A questo punto un nikonista potrebbe tranquillamente optare per l'85mm 1.8, che a fronte di una resa per certi aspetti anche un po' superiore (ed è tutto dire!!!) ha un prezzo d'acquisto pari ad un terzo del fratello maggiore.
Ma veniamo alle prove.
Ho fatto ultimamente un reportage a mio figlio come supporto al suo nuovo sito web
http://www.aldocaterina.com/#!home/mainPage utilizzando il nikkor 85mm 1.4 G sostanzialmente come ottica da ritratto. Quelli che seguono sono alcuni esempi, in cui cerco di evidenziare come, a tutta apertura, il potere risolvente nelle zone messe a fuoco si abbina ad una gradevolezza estrema del bokeh delle zone fuori fuoco. Riprese effettuate con d700, luce naturale con flash laterale SB800.
Crop:
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Il BN certamente esalta la creatività di quest'ottica ma, nel contempo, ne nasconde alcuni limiti, che, per quanto presenti in situazioni estreme, risultano davvero contenuti. Mi riferisco alle aberrazioni cromatiche che si presentano su zone ad altissimo contrasto.
Questa è una evidente situazione limite dovuta al contrasto sulla cromatura del trombone dell'altissima luce e dell'ombra. L'aberrazione è presente (frangia viola) ma davvero in misura talmente contenuta da essere inavvertibile sul formato pieno.
Basta ridurre, anche solo lievemente, la situazione di criticità da ottenere pur in presenza di fortissimi contrasti tra zone sovra e sotto esposte, un immagine esente da difetti. Davvero eccellente!!!!
Tutto quanto detto riguarda la resa a tutta apertura, ovverro la situazione più esasperata di utilizzo di quest'ottica ma anche la sua condizione di ripresa d'elezione. A diaframmi anche solo lievemente più chiusi (f:2.0 o f:2.8) abbiamo un ottica che la fa da protagonista assoluto anche nelle riprese di panorami o di reportage.
Ma ho già abusato troppo della vostra pazienza, e non aggiungo oltre.