Prendo spunto dal quesito posto da Marco a margine dei commenti fatti alle sue foto "ghiacciate" presentate qualche post precedente a questo.
Così come per il negativo, a partire dallo sviluppo del film fino alla stampa delle foto, il lavoro in camera "oscura" rappresenta il passaggio imprescindibile per ottenere una foto che sia (almeno nelle intenzioni) così come la vogliamo; allo stesso modo il file digitale necessita, senza se e senza ma, della cosiddetta post-elaborazione in "camera chiara". E' altresì vero che alcuni cosiddetti "puristi" escludono categoricamente il lavoro di post-elaborazione sostenendo che trattasi di impropria (se non immorale) manipolazione. Tale argomentazione, ingenua se non stupida, non ha ovviamente alcun fondamento per chi sappia minimamente qualcosa di fotografia, passata, presente, e probabilmente futura... ma non è questo il momento per approfondire quest'argomento.
Piuttosto...ritorniamo alle foto "piatte" di Marco. Piatte non per contenuto ma sostanzialmente per illuminazione. Fatte in piena ombra. E, senza post-produzione, nonostante i soggetti avessero per loro natura (terra e ghiaccio) molta più profondità di quanto appaia dalle immagini.
Mi sono permesso allora di post-elaborarli pur con le difficoltà derivanti da file jpg ormai ridotto al "minimo sindacale" in quanto ad informazioni (alte luci irrecuperabili e un deciso slittamento cromatico). Intervenire sul jpg nativo, o meglio ancora sul RAW avrebbe consentito spazi di manovra sicuramente più elavati con possibilità di risultati certamente migliori.
Sempre che il nostro intento non sia proprio una immagine "piatta" (e non ci sarebbe niente di male :-) ) potremmo dire che il concetto di "piattezza" rimanda sostanzialmento ad una mancanza generale di contrasto. Quindi, su un file del genere, in camera chiara si potrebbe provare a dare semplicemente maggiore contrasto, riducendo "con judicio" mezzi toni ed enfatizzando nel contempo le luci alte e quelle basse. Lo strumento più immediato per ottenere questo risultato è lavorare sulle "curve".
Un altro espediente da adottare per conferire una maggior eprofondità all'immagine potrebbe essere quello di enfatizzate i "punti luce" e le "zone d'ombra". Senza dilungarmi in una discussione tecnica che rischia di essere noiosa aggiungo solo che invece il rischio più grosso è quello di farsi prendere la mano, esagerando con gli interventi, e producendo un'immagine innaturale.
Per favorire un immediato confronto ripropongo le immagini "originali" seguite da quelle "elaborate".Superfluo aggiungere che la valutazione "estetica" in questo caso è fortemente soggettiva, per cui "nessuno scandalo" se per qualcuno le nuove proposte saranno peggiori degli "originali" :-)))
Sorvolando sulle disquisizioni puramente concettuali sull'etica della post-produzione, anche perchè la penso come te ho provato a lavorare i files raw. Aumentato il contrasto, giocato un po su luce ed ombra ed ecco il risultato. Ho sostituito le foto del post originale.
RispondiEliminaIntendevi questo?
Grazie per i chiarimenti
Esactamant mon ami ;-)
EliminaBuono il recupero delle alte luci sulla quarta.
Però hai tralasciato la cascata... che è probabilmente la più tostarella da lavorare. Facce vede la nuova versione. :-)
e vai ...
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